Menù dell’Estate

Menù dell’Estate

Menù dell’Estate

Viene giudicata la stagione più bella, forse per il maggior numero di giornate serene.
Rappresentazione del Sole in ceramica foto: Vincenzo Raneri In Sicilia però qualcuno potrebbe non essere troppo d’accordo, dato che il caldo quasi sempre costringe tutti a difendersi come più è possibile, per cui, forse proprio per questo motivo si evita di lavorare, scegliendo (chi può) di andare in vacanza dal lavoro.

Forse l’estate è nell’immaginario collettivo la stagione più bella perché con la metà di giugno finiva la scuola ed iniziavano le scorribande in campi, campagne e fiumi (e la domenica a mare) per dare sfogo alle più fantasiose attività: la colazione con il panino e la granita di limone, le corse con la bicicletta, l’esplorazione di cube bizantine e castelli vari, il bagno negli “ulli” (punti in cui il fiume dopo una cascata forma per erosione, ampie e profonde sacche nel fondale) del fiume Alcantara, il saccheggio di ciliegi ed albicocche, le mangiate serali di anguria messa in fresco sotto il getto delle fontane di acqua gelida, ecc.

Un saluto da Enzo Raneri.


Un tipico menù d’estate potrebbe essere:

  • Fagioli all’origano (tipico della Valle Alcantara)
  • Pasta chi cocuzzi e patati a brudettu (tipico della Valle Alcantara)
  • Pollo alle olive (tipico dei Nebrodi)
  • Crostata di pere coscia (tipico dei Nebrodi)

ed ecco le ricette:


Fagioli all’origano

(tipico della Valle Alcantara)

Fagioli all’origano (tipico della Valle Alcantara) foto: Vincenzo Raneri Un piatto tipico della Valle Alcantara, preparato con i fagioli freschi, quando non si sceglieva di farli con la pasta spaghettino sminuzzato.

Sgranate 500 grammi di fagioli e lessateli in abbondante acqua salata per 15 minuti, scolateli e versateli in un’insalatiera.
Conditeli con olio, sale, peperoncino ed abbondante origano preferibilmente fresco e servite.


Pasta chi cocuzzi e patati a brudettu

(tipico della Valle Alcantara)

Pasta chi cocuzzi e patati a brudettu (tipico della Valle Alcantara) foto: Vincenzo Raneri Un piatto tipico della bassa Valle Alcantara.

In una casseruola stufate in olio extravergine di oliva un paio di grosse cipolle rosa.

Quindi aggiungete (a piacere) tre o quattro pomodori pelati tagliati a pezzetti e tre o quattro zucchine tagliate a pezzetti, aggiungendo un pizzico di sale.

Fate cuocere con il coperchio ed a fuoco lento per circa mezz’ora.

A questo punto potreste decidere di completare con un paio di foglie di basilico preferibilmente tritato oppure di aggiungere una quantità sufficiente di acqua per cuocere la pasta, preferibilmente del tipo “ditali” e solo dopo aggiungere il basilico.

Piace molto anche fredda.


Pollo alle olive

(tipico dei Nebrodi)

Pollo alle olive (tipico dei Nebrodi) foto: Vincenzo Raneri • 6 fusi di pollo già puliti
• olio e.v.o.
• cipolla tritata q.b.
• sale e pepe nero q.b.
• acqua se serve

In una pentola capiente, preparate un soffritto con olio e cipolla.
Quando la pentola sarà ben calda, unite un pollo tagliato a pezzi.
Cuocete bene da entrambe le parti per circa 10 minuti a fuoco vivace.
Salate e pepate.

A questo punto unite pochissimo vino bianco secco e lasciate sfumare altri cinque minuti per parte.

A questo punto, aggiungete un poco di pomodori pelati (anche in conserva) e tanta acqua quanto serve, ma senza coprire il pollo (meno di mezzo bicchiere).

A questo punto, chiudete la pentola col coperchio e procedete nella cottura per una mezz’oretta a fuoco moderato, ricordandovi di girare i pezzi di pollo ogni tanto e di bagnarli col sugo di cottura, in modo che si insaporiscano bene.

Circa mezz’ora dopo, l’acqua sarà assorbita e potrete aggiungere un pugnetto di olive verdi denocciolate e tagliate a rondelle.

E dopo altri 5 minuti e il piatto è pronto.


Crostata di pere coscia

(tipico dei Nebrodi)

Crostata di pere coscia (tipico dei Nebrodi) foto: Vincenzo Raneri Preparate la pasta frolla impastando e lavorando a lungo 500 grammi farina 00, 200 grammi burro, 200 grammi zucchero, due uova, un tuorlo di uovo.

Imburrate, infarinate e foderate, con la pasta frolla preparata, una tortiera da forno.

Tagliate a spicchi un chilogrammo di pere coscia e mettetele in una pentolina insieme ad un bicchiere di vino bianco secco e 150 grammi di zucchero, cuocete a fuoco lento per 10 minuti circa.

Quindi mettete sulla pasta frolla già stesa nella tortiera le pere cotte, aggiungendovi 100 grammi di mandorle tritate a pezzetti e 100 grammi di cioccolato fondente tritato a pezzetti.

Rifinite la superficie con i pezzi di pasta frolla rimasta ed infornate per circa 30 minuti a 180°C

Servite spolverizzata con zucchero al velo.