La Tana del Lupo a Pedara è un ristorante che riesce a custodire prelibatezze tipiche dell’Etna, ed a raccogliere le migliori selezioni vitivinicole etnee.
La Tana del Lupo
LA TANA DEL LUPO RISTORANTE BANCHETTI CATERING Corso Ara Di Giove, 138
95030 Pedara, Catania
+39 095 7800303 g69.borzi@gmail.com
Orari d’apertura
Lun, Mer, Gio, Ven, Sab 20:00-00:00
Domenica 12:00-15:00 + 20:00-00:00
Martedì Chiuso
Se vi aggirate sulle pendici dell’Etna alla ricerca di qualche localino da visitare (fra la decine che oramai sorgono come i funghi) uno dei (pochi) locali da me preferiti ormai da oltre venti anni è senz’altro quello condotto dal signor Giuseppe Borzì e recentemente in sala dalla figlia diplomatasi sommellier AIS.
Sì! Perché questo scrigno dell’Etna, nel centro della ridente cittadina di Pedara, oltre a custodire alcune prelibatezze tipiche dell’Etna, riesce a raccogliere una cospicua parte delle migliori emergenza vitivinicole etnee, comprendendo una selezione di vini di tutta la Sicilia e qualcuno proveniente da altre zone vulcaniche d’Italia.
Il locale è ricavato all’interno di una vecchio palmento, nel tino del quale è ricavata una densissima enoteca a servizio del ristorante, la sala è ricavata dalla zona di pigiatura dell’uva e può ospitare circa cinquanta commensali, altri posti sono ricavati lungo le scale di accesso alla suddetta sala principale, mentre la cucina rimane nel locale contiguo al palmento, usato presumibilmente un tempo come deposito.
10/2020
05/2021
media
Confort del locale
7
7
Attenzione al Cliente
9
9
Spiegazione dei piatti
7
8
Tradizione/innovazione
8
9
Materie prime siciliane
8
9
Sapori
9
9
Tempi di attesa = 10 min
9
9
Vini siciliani disponibili
8
8
Ricarico medio sui vini = 2,0
8
8
Prezzo di un menu normale = 37€
7
8
Punteggio totale
80
84
83
Ecco una veloce selezione di quello che offre la casa.
Si inizia subito con una invito ad assaggiare il formidabile pane e delle sfogliette di grano simili al sardo pane carasau: fate attenzione perché rischierete di rovinavi l’appetito mangiandone troppo.
Fra gli antipasti potrete ordinare delle verdure saltate (in questo caso broccoli)
Oppure una parmigiana di ortaggi (in questo caso di melanzane)
Quindi una meravigliosa “sventagliata” di fritti vegani
Passando ai primi, secondo stagione (ma per oltre sette mesi l’anno) potete assaggiare una profumatissima zuppa di porcini dell’Etna.
oppure i più ordinare, ma altrettanto aromatici maccheroni di casa al sugo di maiale e finocchietto selvatico dell’Etna
oppure i fragrantissimi ravioli fatti in casa ai pistacchi di Bronte
Ma il locale attrae anche per la notevole capacità di selezione e lavorazione di carni da fare alla brace, che vengono presentate in una tegola (ricordando il vecchio sistema di cottura della carne nelle campagne).
oppure insieme ad un sempre consigliabile contorno di verdure (anche cotte)
È possibile anche scegliere altre soluzioni, come ad esempio una specie di goulash non troppo piccante, ma di una capacità di attrazione gustativa sorprendente.
Si può concludere il menu con una degustazione di formaggi siciliani oppure con una semplice ricotta di capra lavorata con sementi e pana saltato in padella (quasi lussurioso)
Quindi i dessert, fra i quali non dovreste farvi mancare il plum-cake dal cuore caldo al pistacchio (una vera goduria)
oppure la panna cotta alla cremolata di frutta rossa dell’Etna
o un creme caramel classico quanto ben fatto
Se siete fortunati, la casa offre i ravioli di ricotta fritti (dette anche cassatelle o sciauni)
Sicuramente una esperienza ragguardevole per palati che amano la buona cucina di casa con un occhio di attenzione ai sapori più particolari.